[1] era la "soluzione finale" del problema ebraico, rom, omosessuale, slavo, ecc.., con lo spiacevole uso della violenza che comportava; lo rammento ai negazionisti e a tutte le anime belle che trovano tanto comodo vivere in un eterno presente, come anche alle ingenue mammolette che ne addebitano - con una svelta e virtuosa rimozione autoassolutoria (noi siamo diversi, o comunque io sono diverso/a, perdio!) - la responsabilità al "carattere tedesco". Ma lo rammento anche alle nostre agili camicie verdi (quante camicie in questi ultimi cento anni: nere, brune, verdi e tutte hanno condotto al disastro) invitandole ad abbeverarsi alla fonte sapienziale dei loro naturali maestri: gli scritti di Hitler e di Rosemberg, di Karl Schmitt (una chicca giuridica), gli articoli ed i discorsi di Goebbels sono ampiamente disponibili e possono - anzi devono - essere una fonte preziosa di ispirazione. In fondo, i temi ed i problemi sono quelli, le interpretazioni e le soluzioni adombrate molto simili (più sommesse per ora, più per ignoranza che per pudore, temo). Orsù, alla lettura, padani!
Noi, che...
2 ore fa
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