domenica 13 luglio 2008

Un disegno perverso e autoritario

Estraggo dal corpo dell'articolo, che condivido in pieno (grassetto mio):
.
"....Si sta infatti verificando dopo appena due mesi dall'insediamento del governo un massiccio spostamento di potere verso la figura del "premier" e del governo da lui guidato, un'intimidazione crescente nei confronti della magistratura inquirente e giudicante, una vera e propria confisca del controllo parlamentare di cui gli attori principali sono gli stessi presidenti delle due assemblee e la maggioranza parlamentare nel suo complesso. Non si era mai visto nei sessant'anni di storia repubblicana un Parlamento così prono di fronte al potere esecutivo che dovrebbe essere sottoposto al suo controllo...."

Aggiungo che stiamo assistendo al primo dispiegarsi degli effetti di una sorta di pactum sceleris con tre principali sottoscrittori, ognuno dei quali appoggia le azioni degli altri due in cambio della mano libera nel campo che più gli interessa. Trattasi:

  1. della Lega Nord, che aspira alla frantumazione dell'unità nazionale e alla legittimazione di una fantomatica razza padana. Una riedizione strapaesana, ossobuco e risi e bisi, della ideologia volkisch cara alla NSDAP, che, ove avesse successo, condurrebbe ad uno spezzatino di staterelli poveri, divorati dall'inflazione, avvelenati dal razzismo e ripiegati su se stessi, al Sud abbandonati al dominio della criminalità organizzata, al Nord costellati di campi di "rieducazione" . Per ottenere questo, non esita ad appoggiare le mire dei soci n° 2 e n° 3, che sono:
  2. l'azienda-partito che si è impadronita del governo e ha trasformato il parlamento in un organo del proprio consiglio di amministrazione, con il compito di dare forza di legge alle deliberazioni di questo. L'azienda-partito non è interessata tanto alla conservazione dell'unità nazionale quanto al consolidamento del proprio bacino di audience che sente largamente indipendentemente dagli eventuali confini statali (da operetta) imposti dal socio n°1. Le manovre in corso, tese a sottrarre il premier al suo giudice naturale per un reato infamante, commesso prima ed al di fuori del suo operato come uomo politico, non sono altro che un sottoprodotto, un naturale cascame direi, di questa più vasta operazione, inedita ed unica, volta a trasformare gli organi dello Stato in diretti strumenti aziendali.
  3. la gerarchia vaticana, che mira alla demolizione dell'impalcatura laica dello Stato e all'imposizione di una sorta di sahria cattolica concernente i temi "eticamente sensibili" per le sue pecorelle, all'interno di una spregiudicata politica del doppio binario: proibizione del divorzio e dell'interruzione di gravidanza, svuotamento della scuola pubblica, massiccio finanziamento delle madrasse cattoliche, ritorno all'insegnamento (obbligatorio) della cosmologia tolemaica e creazionista, verità rivelate!, che non confliggono però con il pornosoft praticato dal socio n° 2 ne' con la genetica e la robotica militar-industriale (di cui non parla mai!), ne' con le mire balcaniche del socio n° 1 (si potrebbe pur sempre tornare a prima di Porta Pia...).

Le altre formazioni che appoggiano l'azienda-partito scodinzolano sotto il tavolo in attesa di un buon bocconcino e non merita parlarne.

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