mercoledì 2 dicembre 2009

Osservatorio sulla Ricerca: aggiornamenti e petizione

Cari tutti,
alcuni aggiornamenti riguardanti le politiche della ricerca nel nostro Paese.

1) QUESTIONE 80 MILIONI PER ASSUNZIONE RICERCATORI NEL 2009
Lo scorso 13 novembre l'Osservatorio sulla Ricerca (assieme ad altri) denunciava (anche basandosi su documenti parlamentari ufficiali, in particolare l'interrogazione parlamentare a firma Ghizzoni) il rischio di veder tornare nelle casse dell'Economia gli 80 milioni già stanziati nella finanziaria del 2007 per un piano triennale di giovani ricercatori -vedi documentazione completa su: https://mbox.webmail.tele2.it/parse.php?redirect=http://www.osservatorio-ricerca.it

La Ministra Gelmini "RASSICURAVA" il giorno successivo sulla pronta disponibilità da parte del MIUR ad impegnare quella quota per via amministrativa, denunciando un equivoco irrilevante ai fini dell'impegno. Ad oggi non ci sono tracce del piano di riparto e della disponibilità di quei soldi.
Ad aggravare la situazione è la Legge 1/2009 che all'art. 1, comma 5, recita "In attesa del riordino delle procedure di reclutamento dei ricercatori universitari e comunque fino al 31 dicembre 2009, le commissioni per la valutazione comparativa dei candidati di cui all'articolo 2 della legge 3 luglio 1998, n. 210, sono composte da un professore ordinario o da un professore associato nominato dalla facoltà che ha richiesto il bando e da due professori ordinari sorteggiati in una lista di commissari eletti tra i professori ordinari appartenenti al settore disciplinare oggetto del bando, in numero triplo rispetto al numero dei commissari complessivamente necessari nella sessione." Quindi tutti i bandi che, nell'eventualità di una conferma (anche parziale) di co-finanziamento dovessero partire dopo il 31 dicembre, rischierebbero di essere bloccati di fatto per assenza di una normativa sulle procedure di reclutamento.
Siamo quindi vicinissimi alla scadenza effettiva e riteniamo che solo un'efficace mobilitazione dell'opinione pubblica possa permettere ad altri 2100 scienziati italiani di vedere soddisfatte le proprie aspettative che corrispondono sempre più con gli interessi reali del Paese. Invitiamo a questo proposito a sottoscrivere la PETIZIONE dell'ADI sul sito che la stessa ADI (Associazione Dottorandi e Dottori d'Italia) ha appena lanciato:


2) A QUANDO L'EMANAZIONE DEI BANDI PRIN?
I Programmi di ricerca di Rilevante Interesse Nazionale (PRIN), rappresentano una delle poche risorse che la ricerca pubblica ha a disposizione per avviare significativi progetti di ricerca (data la scarsità di risorse ordinarie a disposizione di università e enti). L'importanza di questi programmi è anche data dalla loro cadenza annuale e dall'opportunità che essi offrono in maniera costante alle attività di ricerca.
C'è purtroppo un grave ritardo nelle valutazioni dei PRIN 2008, non ancora disponibili, mentre non si ha notizia (e siamo a dicembre!) dei nuovi bandi PRIN 2009.
Si veda l'interrogazione parlamentare (che riportiamo in calce) in cui viene denunciata questa anomala situazione.

3) CHE SUCCEDE DEL FIRST E DEI FONDI ASSEGNATI AD ESSO?
Molto sinteticamente, ci sono 370 milioni per l'anno 2009 che erano stanziati dalla finanziaria 2007 sul nuovo fondo FIRST (Fondo per gli investimenti nella ricerca scientifica e tecnologica) e che andranno in economia dato che i provvedimenti attuativi del fondo non sono stati realizzati.
Si veda l'interrogazione parlamentare (in calce) in cui viene denunciata questa anomala situazione.

4) TAGLI AL FONDO ORDINARIO DELLE UNIVERSITA'
Come "promesso" nella finanziaria dello scorso anno (che come sempre ha un quadro prospettico triennale) procede il tagli al FFO delle università e che per il 2010 ammonta a 678 milioni di euro!!

Daremo in un prossimo messaggio un quadro più chiaro dell'intera situazione.


5) LA RICERCA PER LA PREVENZIONE: LA RILEVAZIONE SISMICA HA BISOGNO DI CONOSCENZA AGGIORNATA
Un guaio grave sembra affacciarsi all'orizzonte della sicurezza per i nostri territori. Non discuteremo della pessima prospettiva di privilegiare gli investimenti per le opere faraoniche a dispetto di una costante messa in sicurezza del territorio (come anche recentemente denunciato dal Presidente della Repubblica); quanto piuttosto di SEPARARE le funzioni di sorveglianza sismica del territorio nazionale e di coordinamento delle reti sismiche regionali e locali, dall¹Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia (INGV) in cui sono oggi incluse, portandole sotto il Dipartimento della protezione civile della Presidenza del Consiglio dei Ministri.
L'ipotesi viene ventilata da un, per ora fantasma, decreto legge (denunciato in un articolo di Left che trovate nel nostro sito: (https://mbox.webmail.tele2.it/parse.php?redirect=http://www.osservatorio-ricerca.it).
Si tratterebbe in sostanza di produrre una gravissima cesura tra le funzioni di monitoraggio sismico e le attività di ricerca.
In tutto il mondo queste funzioni vengono tenute assieme in quanto la loro intensa correlazione mette in grado il sistema complessivo di svilupparsi edi crescere qualitativamente, mentre una loro separazione porterebbe a breve
allo scadimento di entrambe queste funzioni, con ricadute negative sulla sicurezza dei territori e di chi vi abita.
Vi terremo informati.

6) ISTITUTO ITALIANO DI TECNOLOGIA: ISOLA FELICE
C'è però una curiosa anomalia nel quadro tetro della riduzione di risorse per il settore della conoscenza: l'Istituto italiano di tecnologia (IIT). L'IIT è una fondazione di diritto privata che RICEVE risorse CONSISTENTI E COSTANTI nel tempo, che NON LE SPENDE (ha ricevuto dal 2004 518.5 milioni e
ne ha spesi 108.5), che svolge un RUOLO DI AGENZIA (mai definito nella sua missione), che NON VIENE VALUTATO (o meglio quando -una sola volta- è valutato può permettersi di non pubblicizzare la (non proprio positiva) valutazione), infine (e forse a risoluzione dei dubbi) che ha un Presidente contemporaneamente direttore generale del Tesoro, e un direttore scientifico che contemporaneamente è anche direttore del laboratorio nazionale di anotecnologia (NNL) di Lecce.
Il quadro completo di questo ennesimo esempio di conflitto d'interessi della Nazione lo trovate nell'interrogazione parlamentare di Bachelet, Tocci e Ghizzoni sotto riportata.

CONCLUDENDO
Ci spiace aver posto così TANTE QUESTIONI di significativa rilevanza in un solo messaggio, questo per un verso può far sottovalutare fatti anche molto gravi che se focalizzati singolarmente avrebbero una maggiore visibilità e valenza. Al contempo però riteniamo che la VISIONE COLLETTIVA delle politiche messe in atto in questo settore renda più evidente il QUADRO CHE EMERGE E I RISCHI a cui il Paese continua ad essere sottoposto.

Cordialmente,
OSSERVATORIO SULLA RICERCA
(https://mbox.webmail.tele2.it/parse.php?redirect=http://www.osservatorio-ricerca.it)


============INTERROGAZIONE PRIN

INTERROGAZIONE A RISPOSTA IN COMMISSIONE
GHIZZONI Al Ministro dell¹istruzione, dell¹università e della ricerca per sapere, premesso che:
i Programmi di ricerca di Rilevante Interesse Nazionale (PRIN <http://prin.miur.it/> ), volti a sostenere proposte di ricerca libere e autonome, senza obbligo di riferimenti a tematiche predefinite a livello centrale, rappresentano il principale strumento di finanziamento dell¹attività di ricerca esercitabile nelle diverse facoltà italiane, privilegiando le proposte che integrano varie competenze e apporti provenienti da Università diverse; a tutt¹oggi non risultano disponibili i dati relativi ai risultati dei progetti del 2008, mentre non si ha ancora notizia dell¹emanazione dei bandi relativi all¹anno 2009;
si è avuta notizia della nomina di nuovi responsabili di settore che, come indicato nella nota illustrativa della Direzione Generale della ricerca sulle procedure per la richiesta di cofinanziamento dei PRIN 2008, del 18
dicembre 2008, risultano essere i componenti della Commissione di garanzia preposta alla verifica della correttezza delle procedure di valutazione scientifica dei progetti ,
per sapere:

- quali siano i dati relativi ai progetti del 2008 e quali siano le ragioni del ritardo nella loro divulgazione;
- a che punto sia l¹emanazione del bando per il 2009, stante l¹ormai prossima conclusione dell¹anno;
- chi siano i designati a ricoprire l¹incarico di responsabile di settore e sulla base di quali criteri siano stati individuati.


============INTERROGAZIONE FIRST

INTERROGAZIONE A RISPOSTA IN COMMISSIONE

Al Ministro dell¹istruzione, dell¹università e della ricerca per sapere, premesso che:
come noto, con i commi da 870 a 874, dell¹articolo 1, della legge 27 dicembre 2006, n. 296 si è provveduto all¹istituzione del Fondo per gli investimenti nella ricerca scientifica e tecnologica (FIRST), nel quale sono state fatte confluire le risorse per i progetti PRIN, le risorse del Fondo per le agevolazioni alla ricerca, quelle del Fondo per gli investimenti della ricerca di base e quota parte del Fondo per le aree sottoutilizzate;
dette risorse, ai sensi del richiamato comma 874, sono state incrementate annualmente nella misura di 300 milioni di euro per gli anni 2007 e 2008 e 360 milioni di euro per l¹anno 2009;
a tutt¹oggi, non risultano emanati i provvedimenti attuativi delle suddette disposizioni e, in particolare, quello relativo alla ripartizione delle risorse complessive del Fondo, ai sensi del comma 872, e quello relativo ai criteri di accesso e le modalità di utilizzo e gestione del Fondo;
la mancata emanazione di tali provvedimenti, di fatto, non rende operativo il FIRST -:

- quali siano le ragioni della mancata emanazione dei decreti attuativi delle disposizioni richiamate in premessa e quale sia, quindi, l¹attuale disponibilità del FIRST.


============INTERROGAZIONE IIT
Interrogazione a risposta in Commissione 5-02115 presentata da GIOVANNI BATTISTA BACHELET lunedì 16 novembre 2009, seduta n.247
BACHELET, TOCCI e GHIZZONI. - Al Ministro dell'economia e delle finanze, al Ministro dell'istruzione, dell'università e della ricerca. Premesso che:
l'istituto italiano di tecnolgia (IIT) è una Fondazione di diritto privato istituita congiuntamente dal Ministero dell'istruzione, dell'università e della ricerca e dal Ministero dell'economia e delle finanze, in base alla legge n. 326 del 2003, articolo 4, con l'obiettivo di promuovere l'eccellenza nella ricerca di base e in quella applicata e di favorire lo sviluppo del sistema economico nazionale;
l'istituto ha vissuto un periodo iniziale di avviamento di 2 anni, terminato il 2 ottobre 2005, durante il
quale si sono definite e analizzate le attività iniziali di IIT, in particolare la struttura direttiva, il piano scientifico e le prime iniziative di formazione;
dopo questo periodo di start-up alla presidenza dell'IIT è stato confermato il professor Vittorio Grilli, che ricopre allo stesso tempo anche la carica di direttore generale del tesoro, al Ministero dell'economia e delle finanze, dal maggio del 2005; per quanto consta agli nterroganti egli, in quanto direttore generale del tesoro e al tempo stesso presidente dell'IIT, continuerebbe quindi, da molti anni, ad allocare le risorse pubbliche alla struttura che egli stesso presiede;
alla direzione scientifica è stato confermato il professor Roberto Cingolani, che allo stesso tempo ricopre l'incarico di direttore del laboratorio nazionale di nanotecnologia (NNL) di Lecce, istituto di ricerca che afferisce alla rete dei centri di ricerca dell'IIT, e che ha beneficiato di un rapporto di collaborazione con l'IIT stesso, come risulta dal piano scientifico dell'IIT per gli anni 2005-2008 e, come si evince dal piano scientifico dell'IIT per gli anni 2009-2011, ne beneficerà anche in futuro;
nel dibattito aperto dal blog de «Le Scienze» nel dicembre 2008 sulla mancanza di criteri di trasparenza e valutazione scientifica dell'IIT ai quali sono invece sottoposti in Italia enti di ricerca e università
((http://cattaneo-lescienze.blogautore.espresso.repubblica.it/2008/12/05/istituto-italiano- tremontin/) il professor Cingolani ha dichiarato che l'IIT nel 2007 è stato esaminato da un panel divalutazione indipendente (nominato dall'allora Ministro dell'economia edelle finanze, TommasoPadoa Schioppa, nelle persone del professor Mario Rasetti, ordinario difisica teorica al Politecnicodi Torino, e del professor Elio Raviola, neurologo presso l'Harvad MedicalSchool di Boston), e cheil relativo rapporto finale conterrebbe una valutazione molto positiva; dopo piú di due anni tale rapporto non è ancora stato reso pubblico, né dalGoverno né dall'IIT; i due autori del rapporto commissionato dall'allora Ministro dell'economia edelle finanze, TommasoPadoa Schioppa e a lui consegnato, hanno dichiarato, come emerge da unarticolo della rivistaScience, pubblicato in data 19 giugno 2009 a firma di Laura Margottini, cheil rapporto da lororedatto muoveva critiche relative all'attività scientifica dell'IIT,giudicandola inferiore alleaspettative, frammentaria e disorganica rispetto alle principali aree diricerca previste dal piano diricerca dell'IIT, non coerente con il piano di ricerca della fondazione;nella replica, apparsa sulla rivista Science il 9 ottobre 2009, il professorCingolani ammette per laprima volta che quel rapporto del 2007 «rifletteva problemi tipici dellenuove istituzioni» (nel 2007l'IIT esisteva tuttavia da quattro anni); ma malgrado ciò, dice, era statoconsiderato complessivamente positivo, e a riprova cita la prosecuzione deifinanziamenti governativi; in quella stessa replica a Science il professor Cingolani menziona duesuccessivi rapporti divalutazione dell'IIT (dicembre 2008 e maggio 2009), che sarebbero, invece,molto lusinghieri: mahanno il notevole difetto, sottolineato dalla controreplica di Science, diessere redatti dal comitatotecnico-scientifico dell'IIT, che istituzionalmente collabora con ilPresidente, il Direttore Scientificoe il Comitato Esecutivo dell'IIT nella definizione dei finanziamenti e dellepriorità di ricerca; non,quindi, un panel di valutazione indipendente come quello nominato da PadoaSchioppa nel 2007; dopo le critiche internazionali allo stentato avvio dell'IIT, nell'assenzadi qualsiasi elemento divalutazione indipendente sull'IIT a disposizione del Parlamento e deicontribuenti italiani, e inassenza anche, almeno a quanto è dato di sapere, di una modifica delle suefinalità da parte delGoverno, l'IIT ha avviato un'ampia campagna a di finanziamento di ricerchein tutti gli enti e leuniversità italiane, in tal modo configurandosi come una funding agency confinalità paragonabili alConsiglio nazionale delle ricerche; ma, ad avviso degli interroganti, condue importanti differenze;sovrabbondanza, anziché penuria, di risorse finanziarie (nell'articolopubblicato sul settimanalel'Espresso in data 11 giugno 2009 a firma di Roberta Carlini viene reso notoche l'IIT dal 2004 adoggi ha ricevuto finanziamenti per un totale 518,5 milioni di euro da partedello Stato, di cui ha spesosolo 108,5 milioni); mancanza di trasparenza e di valutazione scientificaindipendente nell'allocazione e distribuzione e di una simile massa di risorse, come giàampiamente argomentato; nel frattempo, a quanto risulta agli interroganti, i fondi della ricercauniversitaria (PRIN) delMinistero dell'istruzione, dell'università e della ricerca hanno subitotagli molto rilevanti, ritardi nellapubblicazione dei bandi e un'allontanamento dagli standard internazionali divalutazione tramiteanonymous peer review che ha messo in grave sofferenza la migliore ricercaitaliana - Per sapere -:
quando e con quale modalità si intenda rendere pubblico il rapportoindipendente commissionato nel2007 dal Ministro dell'economia e delle finanze Tommaso Padoa Schioppa,affinché Parlamento econtribuenti possano autonomamente valutare se la prosecuzione e anzil'aumento straordinario deifinanziamenti pubblici stabilito con il decreto-legge sia o meno congruo conil contenuto di quelrapporto, allora fresco di stampa;
quando e con quale modalità si intenda promuovere un nuovo round divalutazione dell'IIT distandard europeo, da parte cioè di esperti di riconosciuta reputazioneinternazionale, non legati all'IITda vincoli istituzionali, finanziari o di collaborazione scientifica;
se e come si intenda promuovere la soluzione di quello che agli interroganti appare duplice conflittod'interesse, come chiaramente evidenziato nelle premesse;
se il Governo abbia approvato, formalmente o informalmente, latrasformazione dell'IIT in fundingagency, e, in caso affermativo, se e come intenda rendere trasparenti econformi agli standard europeii criteri che regolano il flusso finanziario appena avviato dall'IIT versoaltre istituzioni scientifiche;
se il Governo, alla luce dei fondi non spesi dall'IIT e della corrispondentecarenza nella ricerca universitaria, intenda considerare l'opportunità, per l'anno 2010, distornare la quota annuale difinanziamento dell'IIT prevista per il 2010 a favore dell'università (PRIN)e del fondo previsto per glienti di ricerca. (5-02115)

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