giovedì 8 aprile 2010

E nella bozza Alfano l'esecutivo controlla i pm

In un Paese feudale, diviso in consorterie impegnate in un quotidiano bilanciamento di favori, vendette e clientele, cronicamente affascinato dall'illegalità, con tre regioni appaltate alla criminalità organizzata, 92 parlamentari inquisiti (dei quali 23 condannati in via definitiva) l'Angiolino ci sta cucinando una sorta di globale "autorizzazione a delinquere" (con l'unica, elementare  accortezza - per il potenziale reo - di stabilire prima, e con le persone giuste, la spartizione del previsto malloppo).

1 commento:

Paolo Borrello ha detto...

Certo che Silvio lo ha scelto proprio bene il suo ministro della giustizia, del resto deve salvaguardare principalmente i suoi interessi.
Ciao a presto.

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