lunedì 26 aprile 2010

Gli schiavi invisibili dell’Italia


La dura politica anti-immigrazione dell’Italia crea quella forza lavoro nera e sottoretribuita che il sistema sanitario e l’industria di agrumi invocano a gran voce. Un nuovo libro getta una luce diversa sulla guerra italiana contro gli illegali.
Negli ultimi tempi, l’Italia ha fortemente inasprito la sua politica di immigrazione e ha introdotto dure pene per gli immigrati presenti sul suolo italiano senza permesso di soggiorno e senza documenti di identità. L’Italia è anche, tra i paesi europei più sviluppati, quello in cui il lavoro nero è più diffuso e in cui sono soprattutto gli immigrati illegali e senza documenti ad essere utilizzati come forza lavoro in nero.
Ecco come stanno le cose. Ma si tratta di due fenomeni completamente separati o esiste un qualche tipo di relazione tra loro?
Uno dei vantaggi del nuovo libro di Marco Rovelli, ”Servi”, è che getta nuova luce su tale questione. Lo scrittore punta i riflettori proprio su quei settori dell’economia italiana in cui il lavoro nero è più comune: l’agricoltura, certi settori industriali e l’edilizia. Queste attività, e soprattutto le [...]
Marco Rovelli "Servi - Il paese sommerso dei clandestini al lavoro", Feltrinelli, Milano 2009  

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