Già, penso anch'io che l'assalto, sanguinoso e sproporzionato, alla flottiglia di pacifisti costituisca un disastro diplomatico dal quale Israele faticherà a risollevarsi. In un colpo solo ha mostrato di:
(Gli ambasciatori richiamati, le manovre militari congiunte disdette, una valanga di note di protesta da tutto il mondo: il sanguinoso attacco della Marina Israeliana ad un convoglio di navi diretto verso la striscia di Gaza è un disastro diplomatico per il governo Natanjahu [...])
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- avere un governo largamente ostaggio degli utraortodossi (e vi assicuro che sedere in autobus accanto ad una famiglina di ultraortodossi non è un'esperienza piacevole);
- avere delle gravi lacune nella catena di comando che va dal governo allo stato maggiore ai comandanti in campo;
- non avere una visione strategica del proprio ruolo, non dico a livello mondiale, ma neanche a livello regionale;
- non essere un partner affidabile per gli Stati Uniti (i cui interessi strategici si vanno spostando verso il Pacifico e che quindi vorrebbero avere meno noie possibili in Medio Oriente) e più in generale per i paesi Nato impegnati nelle difficili partite irachena, iraniana, afgana......
(Gli ambasciatori richiamati, le manovre militari congiunte disdette, una valanga di note di protesta da tutto il mondo: il sanguinoso attacco della Marina Israeliana ad un convoglio di navi diretto verso la striscia di Gaza è un disastro diplomatico per il governo Natanjahu [...])
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