martedì 11 maggio 2010

Pubblicità alla mafia?

L'attacco di B. a Saviano è di qualche giorno fa. Quest'articoletto de Die Zeit  che mi ero "asserbato" (come dicono dalle mie parti) risale al 26 Aprile e viene a proposito, nel bouquet di considerazioni su chi, cosa e come, fa davvero pubblicità alla mafia, insomma su chi la fiancheggia e chi no:

[....] L’attacco di Silvio Berlusconi all’autore perseguitato Saviano non è semplicemente un’ampia quanto tardiva critica letteraria. Tutti coloro che sono perseguitati dalla mafia hanno una paura che li accomuna: la paura di essere isolati. Chi non riceve più sostegno sociale, chi viene lasciato cadere, invece di essere protetto, per la mafia è un bersaglio facile. Il premier definisce Saviano come qualcuno che sputa nel piatto in cui mangia e chi sputa nel piatto in cui mangia va isolato. L’editrice Marina Berlusconi dice la stessa cosa definendo un bestseller della sua casa editrice come “a senso unico” e lesivo per la reputazione del paese. E questo avviene, in modo apparentemente casuale, proprio il giorno in cui un magistrato siciliano chiede undici anni di reclusione per Marcello Dell’Utri per rapporti con la mafia. Dell’Utri è da decenni uomo di fiducia di Berlusconi. Da lui il Primo Ministro non ha mai preso le distanze. [....]





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