sabato 19 giugno 2010

Lettera aperta al sindaco di Viareggio

Ricevo e pubblico ben volentieri questa lettera aperta, scritta da un gruppo di dipendenti comunali al sindaco Lunardini, premettendovi il commento che ho scritto oggi (19 Giugno)  su ViareggioOk. Vi confesso che la vicenda mi diverte abbastanza, un po' perché mette in difficoltà un'Amministrazione estremamente scadente e che pochi rimpiangeranno, un po' perché sollecita il mio spirito polemico, un po' perché ci potrebbe essere la  possibilità di un qualche interessante sviluppo giudiziario. E questo che segue è il mio commento:


"Vediamo un po’: qui ci sono varie cosette interessanti da capire. I lavori all’Arengo sono stati fatti con gara pubblica; ci devono essere un progettista, un direttore dei lavori, ed un collaudatore. Questi signori dovrebbero aver apposto le loro firme sui vari documenti. Ad es. dovrebbero esserci quelle del direttore lavori sui vari stati di avanzamento e sulla chiusura lavori. Quella del collaudatore sui verbali di collaudo. Dovrebbero poi esserci altre firme sulla liquidazione dell’impresa e sullo svincolo della polizza fidejussoria. Insomma sarebbe interessante tirare fuori dall’archivio il fascicolo di questa gara e rileggerlo, anche per capire a chi sia da attribuire l’evidente danno subito dall’Amministrazione che si ritrova un edificio inagibile a poco tempo dalla fine dei lavori. E poi magari, dopo aver individuato i responsabili, chieder loro conto di ciò che hanno fatto, in sede amministrativa e – perché no – anche penale, se del caso. Le casse comunali languono ed un po’ di soldini ci farebbero comodo. E poi, mi domando: ma quell’edificio, l’agibilità ce l’aveva? E se non ce l’aveva, chi è che ci ha mandato della gente a lavorare? Anche qui, sarebbe interessante avere nomi e cognomi.
Cambiando poi completamente piano: ma i sindacati, erano al corrente di quanto la RSU aveva – pare – concordato con l’Amministrazione circa questo ennesimo spostamento? Sembrerebbe di no, e trovo la cosa molto interessante e degna di approfondimento.
Altra cosetta, di taglio mediatico: mi risulta che la lettera aperta sia stata inviata a varie testate (Nazione, Tirreno, ReteVersilia, ViareggioOk). Solo La Nazione e ViareggioOk l’hanno pubblicata, e La Nazione le ha anche dedicato un commento. Tirreno e ReteVersilia l’hanno ignorata (legittimamente, dato che de minimis non curat praetor) ma oggi sul Tirreno è pubblicata integralmente – evidentemente non siamo più tra i minimis – la risposta un po piccata del Direttore Generale Rivola, senza però la lettera aperta che l’ha originata. Quindi, al lettore del Tirreno manca un tassello fondamentale per farsi un’idea propria del contenzioso. E Rete Versilia – la nostra gloriosa TV locale – che ha fatto?

Insomma, di carne al fuoco ce ne sarebbe parecchia. E posso pensare che ci sia qualcuno che non dorma sonni tranquilli; e che ci possa essere la tentazione – solo la tentazione, per carità! – di sopire la vicenda, prima che divampi, magari trovando anche la maniera di punire i reprobi che l’hanno portata allo scoperto.

Questo era, appunto, il mio commento su ViareggioOk. Lo precedeva questo asciutto commento di Max Bertoni, dei Grillini Viareggini:

"Si i lavori non sono stati fatti bene. Di questo l’amministrazione era già a conoscenza tramite interrogazione del consigliere Bolognesi di un annetto e mezzo fa."

E questa è la lettera aperta scritta da un gruppo di dipendenti comunali, oggetti dell'ennesimo spostamento:



La cronaca locale di ieri mattina riporta la notizia del trasferimento del Settore Pubblica Istruzione a Palazzo Cittadella. Lo spostamento è stato effettuato con somma urgenza a causa della pioggia che ha fatto saltare il quadro elettrico degli uffici dell’Arengo, rendendoli definitivamente inagibili.
Il direttore generale ha poi dichiarato che la sistemazione della P.I. alle ex Medee è definitiva e che è in procinto di pubblicare un bando per prendere in affitto alcuni uffici al fine di sistemare i dipendenti che attualmente occupano il secondo piano dell’edificio. Nell’esprimere la più ampia solidarietà ai colleghi della Pubblica Istruzione, i dipendenti dell’ambiente, del turismo, del servizio statistica e toponomastica, del servizio villa Borbone e dell’Acap (21 persone, e non 21 valigie), che appunto occupano il secondo piano di via Regia, desiderano sottoporre al Sindaco ed all’opinione pubblica alcune considerazioni.
La prima cosa che ci domandiamo è perché gli uffici dell’Arengo siano inagibili, dal momento che sono stati ristrutturati solo pochi anni fa con denaro pubblico. La Ditta ha fatto male i lavori? Nessuno ha controllato lo stato dei locali? Il secondo aspetto su cui ci interroghiamo è quello relativo al “valzer” dei dipendenti comunali:


- nel 2007 l’ufficio Turismo e la statistica/toponomastica vengono spostati dal palazzo municipale alle Medee, dove trova la sua collocazione anche il settore Urbanistica;
- nel 2009 l’ufficio Turismo e la statistica/toponomastica vengono spostati dalle Medee al palazzo municipale, prima al piano terreno e dopo un mese al terzo piano, l’Acap dal piano terreno al terzo; l’ufficio ambiente conseguentemente trasloca dal palazzo municipale alle Medee;
- nel 2010 (parte 1°) l’Urbanistica passa dalle Medee al terzo piano del Comune e il Turismo, la  statistica/toponomastica e l’Acap vengono spostati dal palazzo municipale alle Medee;
- nel 2010 (parte 2°) si prospetta il trasferimento di ambiente, statistica/toponomastica, acap e  turismo dalle Medee ad uffici periferici da assegnare con bando di gara.


Le domande che conseguono a questo stato dei fatti sono molteplici:


1. la pubblica amministrazione dovrebbe operare secondo criteri di economicità dei servizi: quanto sono costati ai cittadini questi trasferimenti? E quanto costerà davvero l’affitto di nuovi locali, mentre ricaviamo risorse irrisorie da palazzi di proprietà del comune che sono dati in affitto a terzi?






2. la pubblica amministrazione dovrebbe operare secondo criteri di efficacia e di efficienza: quanti disservizi ha provocato il nostro comune ai propri cittadini, con tutti questi traslochi, dal momento che ha posto i propri utenti nella condizione di non essere più in grado di individuare materialmente gli uffici, e i propri settori nella situazione di non poter erogare i servizi richiesti, perché ad ogni spostamento viene spesso perduta la documentazione e passa comunque del tempo prima che si possa essere nuovamente operativi?






3. il nostro comune in che considerazione tiene i propri dipendenti, che vengono spostati come fossero semplice mobilio? Cosa pensano i sindacati di questa situazione?






4. perché l’Amministrazione non decentra gli uffici comunali che non ricevono il pubblico?






5. per quale motivo sono stati scelti per il trasferimento  proprio i dipendenti del secondo piano delle Medee?






6. quale ulteriore danno verrà arrecato ai cittadini, decentrando la dislocazione di uffici che hanno una forte affluenza di pubblico in zone periferiche? Ed un’ultima notazione: l’ufficio turismo è quello che si dovrebbe occupare dell’immagine della città: se questa è la visione dell’amministrazione, sarà un piacere ricevere operatori, giornalisti e organizzatori di manifestazioni nell’area industriale……

Ci dispiace per l’ennesimo disservizio procurato ai cittadini che sono utenti dei nostri servizi!
I DIPENDENTI DELL’AMBIENTE,
SERVIZIO STATISTICA E TOPONOMASTICA,
TURISMO, SERVIZIO VILLA BORBONE E ACAP



Aggiungo, cari Lunardini e Rivola, che in questo caso il sopire e punire assieme sono obiettivi difficilmente conciliabili. Una quadratura del cerchio che non sarà facile trovare e che dovrebbe consigliarvi un approccio più soft. Comunque, tanti auguri! (Vista anche l'assenza del PD, che si dovrebbe occupare di fare l'opposizione in Consiglio Comunale, ma i cui esponenti nell'allora maggioranza non sono estranei alla vicenda Arengo).

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