lunedì 21 giugno 2010

Los ultraortodoxos desafían a Israel

Giorni addietro ricordavo quanto sia inquietante fare un viaggetto in autobus accanto ad una famiglina ultraortodossa, cosa che a Gerusalemme capita per forza - a meno che tu non utilizzi i bussini palestinesi che hanno il loro capolinea fuori Porta di Damasco, ma che non vanno dappertutto - E' veramente inquietante; - il rapporto troppo stretto con Dio e con l'inseparabile compagna di qualunque Dio: la Verità - rende facilmente intolleranti; dirò di più, rende sprezzanti e tu - il non eletto - percepisci plasticamente il disprezzo di cui sei fatto oggetto; disprezzo che si sostanzia nel renderti trasparente. Sì, capisci di essere trasparente e ringrazi il cielo di questa tua trasparenza, sapendo che, ove per caso venissi visto potresti rischiare qualcosa di più del disprezzo. Beh, se nella stessa mattina unisco ad un tale viaggetto anche una passeggiata sulla spianata del Tempio, so per certo che gli ultraortodossi e fondamentalisti di ambo le parti ci porteranno alla rovina: (grassetto mio)

Una marea negra inundó ayer Jerusalén. Más de 100.000 judíos ultraortodoxos salieron a la calle para desafiar a las autoridades civiles de Israel. Protestaban por una decisión del Tribunal Supremo que obliga a unos padres judíos de origen europeo a escolarizar a sus hijas junto a alumnas, también judías, de origen árabe o sefardí. Pero era solo una excusa para demostrar su creciente fuerza.
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