Vede, caro Zaia, non è questione di dialetti ma di cervelli. In TV, come da qualunque altra parte - anche a Pontida! - il discrimine non dovrebbe essere il dialetto, ma il possesso di una minima quantità di cervello. e anche il mostrare un minimo di decenza. Come può notare, caro Zaia, mi attengo prudenzialmente ai minimi, con il sincero ed affettuoso augurio che un giorno anche Lei possa farcela.
Read more
PRIVACYDAILY n. 316 – 26.04.2024
1 ora fa
Nessun commento:
Posta un commento