martedì 7 settembre 2010

News from The Afghan Women Writing Project

I Wish My Country Was Not My Love

I wish Afghanistan was not a country
But instead a dry land
And no one lived in it.
I wish my country was not my love
I suffer from its pains.
Every problem grows in my country
Economy
Social
Terror
Bomb
I wish my country was only mountains
Without people
Or that it had a magic border
So I could close the doors
So terrorists could not come
For suicide attacks.

By Tabasom

Tabasom è un nome di battaglia (avevo scritto "di fantasia", ma è più adeguato il termine "battaglia"). E' il nickname di una donna che verrebbe frustata a sangue, o più facilmente uccisa, alle spicce - con un colpo alla nuca in mezzo ad un cerchio di spettatori barbuti, dallo sguardo indifferente e  lontano -   per aver scritto la poesia che abbiamo appena letto.

1 commento:

mapiade ha detto...

Bella e struggente. Lo dico con parole banali perché di fronte a tanta sofferenza non esistono le parole adatte. Voglio anche dire, in un eccesso di banalità, che la bellezza della poesia è sempre direttamente proporzionale all'intensità delle emozioni che si vivono e che, purtroppo, il più delle volte è l'unica forma di sopravvivenza che si offre alla coscienza di chi soffre. Questo progetto è da sostenere, fai bene a ricordare periodicamente di non lasciarle sole. E voglio ringraziarti, perché quello che fai e cerchi di fare per loro, lo avverto come fosse anche un po' per me, donna "libera" (ma quante virgolette che ci vorrebbero...).

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