venerdì 9 maggio 2008

Mimési

Tutti sanno che il pittbull serve ad azzannare i bambini, figli e nipoti dei proprietari, le nonne che difendono i nipotini, più raramente i proprietari stessi ma - mai ed in nessun caso - gli eventuali ladri o rapinatori a difesa dai quali il cane è stato apparentemente acquistato. Possiamo dire che il pittbul sia un meta-cane, una sorta di SUV tra i cani, instabile e brutto, pericoloso in primis per chi lo possiede e per i suoi congiunti, inefficace ad ogni uso pratico, ma fortemente simbolico. E' in questa chiave che viene acquistato ed esibito, esattamente come un SUV o un Rolex (orologio da polso che - inutilmente precisissimo - a tutto serve fuorché all'accertamento dell'ora).
Ed in effetti, l'esibizione dei tre gadget sembra accomunare in Italia il coatto, il narcos ed il borghese, ceti (ma sì...ceti) impegnati - da una trentina d'anni - in una sorta di mimési reciproca.
Una trentina d'anni; grossomodo è dalla metà degli anni '70 del secolo scorso che la borghesia italiana ha definitivamente rinunciato ad ogni velleità di porsi come classe generale, nel tentativo, riuscitissimo, di diluirsi - nell'abbigliamento come nel linguaggio, nelle aspirazioni come nell'orizzonte politico e mentale, nella massa fluida e protettrice del sottoproletariato affluente. Niente a che vedere, badiamo bene, con la fame e l' assenza di speranza di un Lenzetta, o di un Riccetto [1]; il coatto affluente gode, spesso stabilmente, di redditi sufficienti al consumo proposto dai media commerciali, è - come dicono i pubblicitari - "un target" a cui sono destinati rotocalchi che ne corfermino lo stile di vita, discoteche e ritrovi ove esibirsi e riflettersi, linee di abbigliamento, segmenti dell'industria automobilistica, registi, attori e produttori impegnati nel proporne come modello - in un vertiginoso gioco di specchi - il vitalistico e tecnologico analfabetismo premoderno, il familismo amorale [2] e spregiudicato.


[1] P.P. Pasolini "Ragazzi di Vita" I Meridiani - Mondadori Editore - Milano 1998

[2] Edward C. Banfield "Le basi morali di una società arretrata" Il Mulino - Bologna 1976

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