martedì 3 giugno 2008

"Signor presidente, dall'estero non riconosco più la mia Italia"

Condivido in pieno quanto scritto dalla giovane ricercatrice. Stupore addolorato, disgusto e timore per le sorti del Paese sono patrimonio comune di quanti abbiano modo di osservare le vicende di questo da un angolo visuale appena più ampio. Il risiedere fisicamente, anche per breve tempo, in una nazione evoluta illumina di luce cruda le crescenti differenze tra Italia ed il resto d'Europa.

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