venerdì 10 ottobre 2008

Pianificare la ricerca in Italia (Nomina sunt consequentia rerum)

Da Rino Falcone, ricevo e pubblico:


Cari tutti,
lo scorso martedì 7 ottobre 2008 in X commissione della Camera dei Deputati è stato approvato un emendamento al decreto governativo "Disposizioni per lo sviluppo e l'internazionalizzazione delle imprese, nonché in materia di energia" il cui testo riportiamo in fondo al messaggio.

Come si vede viene costituita una nuova agenzia (ENES: Agenzia nazionale per le nuove tecnologie, l'energia e lo sviluppo economico sostenibile) e viene soppresso l'ENEA (Ente per le nuove tecnologie, l'energia e l'ambiente). Le risorse finanziarie, strumentali e di personale dell'ENEA passano all'ENES.

Che l'ENEA fosse l'Ente di ricerca in maggiore sofferenza non c'era dubbio alcuno. Che ci fosse la necessità di una sua trasformazione e rilancio era certamente vero.

Il punto è: come si rilancia e trasforma un ente di ricerca? E' possibile farlo fuori da un quadro di coerenza che prevede il raggiungimento di obiettivi complessivi del Paese?
Lo strumento per fare questo esiste. Si chiama Piano Nazionale della Ricerca ed è lo strumento con cui vengono programmate le attività triennali di una nazione in ambito di ricerca e sviluppo. Questo strumento è fondamentale perché la pianificazione di questo settore ha essenziali ricadute sullo sviluppo economico e industriale del Paese.
Alla realizzazione di questo strumento devono concorrere conoscenze di visione scientifica, di verifica e valutazione economica e di prospettiva tecnologica. Il dibattito sull'economia della conoscenza, gli obiettivi di Lisbona elaborati in Europa, confermano questa logica.
L'operazione che si prospetta col decreto indicato sembra andare in tutt'altra direzione: non si indica un rilancio dell'Ente ma un semplice cambio del nome.
Quanto basta per rendere possibile un cambio della testa dell'Ente di partenza con occupazione delle leve di comando (attraverso commissario e subcommissari), esclusione della comunità scientifica da qualunque progetto di ridisegno dell'Ente, assenza di qualsiasi indicazione di scelte strategiche e, peraltro, di qualsiasi riflessione di merito.

Dopo il commissariamento dell'ASI (Agenzia Spaziale Italiana) arriva ora il commissariamento anche dell'ENEA? Il quadro non è davvero confortante.

Continuano nel frattempo le proteste e le mobilitazioni a favore dei giovani ricercatori (l'appello di un gruppo di precari di vari EPR, da noi ospitato (
www.osservatorio-ricerca.it), ha raggiunto circa 2400 sottoscrizioni).


Cordialmente,

Osservatorio sulla Ricerca


Questo è l'ALLEGATO 3:

Disposizioni per lo sviluppo e l'internazionalizzazione delle imprese, nonché in materia di energia. C.1441-ter Governo.

EMENDAMENTI E SUBEMENDAMENTI APPROVATI DALLA COMMISSIONE

Art. 16-bis.
(Istituzione dell'Agenzia nazionale per le nuove tecnologie, l'energia e lo sviluppo economico sostenibile - ENES).

1. È istituita, sotto la vigilanza del Ministro dello sviluppo economico, l'Agenzia nazionale per le nuove tecnologie, l'energia e lo sviluppo economico sostenibile (ENES).
2. L'ENES è un ente di diritto pubblico finalizzato alla ricerca ed alla innovazione tecnologica nonché alla prestazione di servizi avanzati nei settori dell'energia, con particolare riguardo al settore nucleare, e dello sviluppo economico sostenibile.
3. L'ENES opera in piena autonomia per lo svolgimento delle funzioni istituzionali ad essa assegnate, secondo le disposizioni previste dal presente articolo e sulla base degli indirizzi definiti dal Ministro dello sviluppo economico. L'ENES svolge le rispettive funzioni con le risorse finanziarie strumentali e di personale dell'Ente per le nuove tecnologie, l'energia e l'ambiente (ENEA) di cui al decreto legislativo 30 gennaio 1999, n.36, che, a decorrere dalla data di insediamento dei commissari di cui al comma 6 del presente articolo, è soppresso.
4. Con decreto del Ministro dello sviluppo economico, da adottare di concerto con il Ministro dell'economia e delle finanze, sentite le Commissioni parlamentari competenti, che si esprimono entro venti giorni dalla data di assegnazione, sono determinati, in coerenza con obiettivi di funzionalità, efficienza ed economicità, le specifiche funzioni, gli organi di amministrazione e controllo, la sede, le modalità di costituzione e di funzionamento, le procedure per la definizione e l'attuazione dei programmi per l'assunzione e l'utilizzo del personale, nel rispetto del contratto collettivo nazionale di lavoro del comparto degli enti di ricerca e della normativa vigente, nonché per l'erogazione delle risorse dell'ENES. In sede di definizione di tale decreto si tiene conto dei risparmi conseguenti alla razionalizzazione delle funzioni amministrative, anche attraverso l'eliminazione delle duplicazioni organizzative e funzionali, e al minor fabbisogno di risorse strumentali e logistiche.
5. La denominazione «Agenzia nazionale per le nuove tecnologie, l'energia e lo sviluppo economico sostenibile (ENES)» sostituisce, ad ogni effetto e ovunque presente, la denominazione di «Ente per le nuove tecnologie, l'energia e l'ambiente (ENEA)».
6. Per garantire l'ordinaria amministrazione e lo svolgimento delle attività istituzionali fino all'avvio dell'ENES, il Ministro dello sviluppo economico, con proprio decreto, da emanarsi entro trenta giorni dalla data di entrata in vigore del presente decreto, nomina un commissario e due subcommissari.
7. Dall'attuazione del presente articolo, compresa l'attività dei commissari di cui al comma precedente, non devono derivare nuovi o maggiori oneri a carico della finanza pubblica.»

16. 0. 2. Polledri, Torazzi, Allasia, Forcolin.

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