martedì 20 luglio 2010

Al Sud uno su 5 non può permettersi le cure

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4 commenti:

Maria D'Asaro ha detto...

Sembra roba dell'altro mondo. Ma, a Palermo, questa realtà la conosco bene.

squiliber ha detto...

Purtroppo non è roba dell'altro mondo. Sono i guasti di un feroce colonialismo interno, sommati ai guasti di una più generale crisi economica.

Anonimo ha detto...

il 25,3% in Campania non ha avuto i soldi per andare dal medico. La sanità pubblica è ben oltre l'orlo del tracollo. Parlavamo di Bassolino, Guido, ricordi? Però ha avuto i soldi per i suoi 'consulenti' strapagati. Un grande.


















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squiliber ha detto...

Mi sembra un copione già visto: una nazione che ne sfrutta un'altra - generalmente nel terzo mondo - e ne abbandona la spoglia alla guerra civile e all'anarchia dopo averla svuotata delle sue risorse, materiali ed umane. La chiamano "decolonizzazione" oppure "exit strategy". Ultimi esempi: Somalia, Iraq, prossimamente Afghanistan. Nel nostro caso il processo è tutto interno: il nord del paese ha depredato e svuotato il sud [dello stesso paese] e sta cercando di mollarne la spoglia prima che puzzi troppo. [Mantenendola possibilmente come discarica per i propri rifiuti tossici e come fonte per i servizi illegali - droga, armi, lavoro nero, sesso e riciclaggio - che non desidera gestire direttamente]. E' il disegno leghista, feroce e lucidamente paranoico e, proprio per questo, so attractive.

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