venerdì 15 febbraio 2008

Irruzione della polizia al policlinico Federico II




Sono rimasto scioccato ed inorridito dalla disgustosa vicenda di Napoli. Concordo pienamente con quanto dicono Aspesi e Merlo su "Repubblica" di oggi e desidero esprimere la mia più piena solidarietà alla povera signora che, già provata dalla difficilissima scelta compiuta, si è trovata vittima di una guerra indegna scatenata dalla gerarchia cattolica e dai suoi sottopancia sulla pelle delle donne e, attraverso di loro, del Paese tutto. Con grande dolore devo ammettere di sentirmi sempre più profondamente straniero in patria.
Una piccola riflessione per i cattolici in buona fede :se fossi religioso non avrei difficoltà ad intravedere il ghigno di Satana dietro la maschera di untuoso perbenismo di quanti si sono scatenati "in difesa della vita" e spuntare lo zoccolo forcuto da sotto le tonache prelatizie "impegnate a favore dell'embrione".
Il Diavolo, astuto ed intelligente, può tranquillamente porsi a capo - lo abbiamo visto (e non solo a Napoli) - del movimento "antiabortista".
Sento però il bisogno di esaminare singolarmente tutti, attori, comprimari e comparse di questa turpe sceneggiata, per cui, luce di taglio su:
  • la gerarchia cattolica. La multinazionale denominata "Chiesa Cattolica" genera un enorme fatturato sulla sicura base delle paure e dei sensi di colpa dell'essere umano. Non è strano che senta come un attentato ai propri redditi tutto ciò che storicizza la vita umana sottraendone parti significative al mistero del dolore e che combatta una strenua battaglia per ricondurre questa stessa vita nell'alveo della colpa.
  • il fronte antiabortista. Assai composito, erroneamente definito "antiabortista" In realtà massicciamente schierato a favore dell'aborto, a patto che sia clandestino, sanzionato come reato, ingeneri senso di colpa in chi vi è costretto, e lucroso. Nessuno ha mai calcolato il fatturato generato dal circuito dell'aborto clandestino, prima dell'introduzione della 194, ne' ha stilato una mappa attendibile dei soggetti che vi erano coinvolti (come operatori e intermediari). Calcolo e mappa getterebbero una luce nuova e diversa sull'odierna battaglia (olezzante di fogna) per la revisione della L.194.
  • devoti confusi, atei devoti, neo dannunziani. Ruini proponendo la "moratoria sulla 194" fa il suo mestiere, difende l'azienda che gli dà pane e potere e non c'è niente da dire. Non mi aspetto niente di meno e lo devo anzi ringraziare per la chiarezza (bene raro in Italia) con cui si schiera. Anche di Binetti c'è poco da dire se non che appare quantomeno un po' confusa nelle sue opinioni. Non a caso i suoi compagni di schieramento hanno potuto esclamare, irritati, che attira il ridicolo e la vergogna su tutta l'Unione.
    Ma mi sono dilungato. In tutto lo spettacolo, la parte che veramente mi colpisce è quella di Ferrara, ultimo e magistrale rappresentante di quella razza (tutta italiana) di intellettuali narcisi che trovano sommamente elegante e divertente spingere i fanciulli a giocare con l'olio bollente. Il plateale appoggio (a freddo, ché il nostro non crede a nulla se non a se stesso) dato all'uscita di Ruini è palesemente un regalo che si è concesso per il piacere di sentirsi parlare. Il godere della propria rotonda dialettica, l'inturgidimento della parola, tiene il posto, in Ferrara, che presso altri è tenuto dal coito. All'occasione - che ancora non si è presentata, ma chissà, in futuro - sarebbe ben felice di ergersi a difensore del sistema tolemaico, dimostrare l'inconsistenza delle tesi darwiniste, accusare Giordano Bruno, spingere abilmente all'abiura Galileo; per il mero gusto del bel gesto. Un dannunziano al quale la stazza, precludendogli la fisicità dell'agire, lascia unicamente la diabolica abilità del verbo.
  • il magistrato che ha inviato la polizia la Policlinico. Sulla base di una telefonata, anonima, ove si denunciava che, nel reparto maternità dello stesso Policlinico una donna si era chiusa nel bagno per consumare un aborto clandestino! Come dire che una banda di falsari si è recata nel caveau della Banca d'Italia per fabbricare banconote. Ed il nostro, inneffabile, invece di sentire puzzo di trappola, firma hic et nunc un mandato di perquisizione.
  • i poliziotti che hanno eseguito la perquisizione e "sequestrato il corpo del reato". Veri professionisti, non sanno distinguere un bagno da una sala operatoria, ma non sono turbati da dubbi ed interrogano la sospetta ancora sotto narcosi.
  • il/la telefonista anonimo/a. Un verme ignobile e diabolico, di cui non sapremo mai il nome.
  • i comunicati stampa delle autorità coinvolte, a trappola scattata. Surreali, tra la difesa indignata della correttezza del proprio operare e la rabbia per essersi fatti incastrare come polli. Si preparano a vendere cara la pelle: la povera signora, infermieri, anestesista e primario passerranno dei momenti duri.
Vedremo, nei prossimi giorni, se l'oscena vicenda si rivelerà un boomerang per i sostenitori dell'aborto clandestino (mi rifiuto di definirli antiabortisti) o se contriburà a dare un ulteriore colpo al declinante spirito laico, liberale e critico del nostro infelice Paese.

1 commento:

Anonimo ha detto...

Partecipo, insieme ad una vera moltitudine (per fortuna), all'inorridimento ed allo shock in ordine alla vicenda cui ti riferisci. Sintomo, anche questo, della malattia che affligge i valori fondamentali delle radici del nostro Paese (vedi il I titolo della nostra meravigliosa Costituzione Repubblicana, la cui causa, ritengo, provenga dal declino della cultura intesa proprio come conoscenza consapevole della storia del percorso evolutivo dell'uomo, materiale e spirituale. Storditi dai fumi del miraggio di opulenza e benessere materiali, per lo più viviamo in uno stato di pressochè totale mancanza di consapevolezza in ordine alla realtà dei fatti. Habitat perfetto per la proliferazione di incantatori di ogni genere: da Ruini (o Ratzinger che dir si voglia)a Berlusconi (o Ferrara se più piace).
Con riferimento ai fatti specifici di cui narri, mi preme però fare che presente anche che, a parte i vari sostenitori dell'aborto clandestino (ottima definizione!) e "i movimenti delle donne scese in piazza" (ma gli uomini non c'entrano?!), nessuno degli esponenti politici che dovrebbero garantire a chi lo sostiene la salvaguardia della 194, mi pare si sia espresso. C'è proprio da sentirsi profondamente soli in questa desolata valle italiana!!
Annina

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