venerdì 20 giugno 2008

"Hanno ucciso mio padre e vado via ormai qui ci evitano come lebbrosi"

Non è né stupito né entusiasta o appagato Massimo Noviello. La camorra di Francesco Bidognetti, un mese fa, gli ha ammazzato il padre - Domenico - sette anni dopo la denuncia dei racketeers che gli volevano prendere 100 milioni di lire all'anno. Sono stati arrestati, condannati, liberati. Sempre loro (è stato arrestato Francesco Cirillo, già condannato per quell'estorsione)....
Notiamo, in questa vicenda, due fatti: l'ostracismo a cui è condannato in Italia chi si oppone al crimine organizzato (il "ci evitano come lebbrosi" è la miglior dimostrazione che 'a ggente sa dove risiede il vero potere e gli rende omaggio) e l'abbandono alla vendetta (certa come il sorgere e il tramontare del sole) in cui lo lascia lo Stato dopo averne usato le dichiarazioni per colpire - blandamente però, e un po' a casaccio - qualche criminale.

1 commento:

Anonimo ha detto...

mi prende una rassegnazione che scivola pericolosamente nell' indifferenza.E' la sensazione che tutto quello che è stata l'essenza della tua vita,i valori ,gli ideali, le certezze ideologiche siano state rovesciate,sovvertite.E' lo sguardo attonito e smarrito di molti italiani(leggi le lettere ad Augias) che si guardano attorno e si chiedono ccome è potuto succeder
e.E' l'impotenza che ti attanaglia e allora ti vien voglia di fuggire.E siccome non si può andare tutti in Spagna,tirifugi nell' indifferenza .lo diceva anche Montale

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