sabato 1 novembre 2008

Foto di gruppo (con Signore & Signori) 2

Ad illustrazione di quanto ho scritto in chiusura di "Foto di gruppo" riporto qui alcune righe, tratte da un articolo di Curzio Maltese apparso su "Repubblica" di oggi, ove si illustrano le ultime gesta dell'esimio - e pluriincaricato - ginecologo professor Antonio Ambrosini, una vera potenza dell'Università patavina, documentate da un'inchiesta de La Stampa:
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"[....] Secondo la documentatissima ricostruzione de La Stampa il professor Ambrosini avrebbe operato una paziente a Padova nello stesso giorno in cui presiedeva un convegno a Shangai. Dove peraltro aveva invitato suo figlio Guido, già assunto nella stessa clinica del padre a spese dell'ASL. La prova non è difficile. Basta affiancare la foto del brindisi di Ambrosini a Shangai, disponibile si Internet, con il documento della clinica che certifica la sua presenza come primo operatore in un parto cesareo lo stesso giorno. Il mondo medico padovano è in subbuglio, ma molti hanno testimoniato solidarietà al barone di fronte all' "aggressione mediatica e giudiziaria" : la Procura ha infatti aperto un'inchiesta. L'ubiquità miracolosa ha fruttato al professor Ambrosini il sessanta per cento della spesa dell'intervento [....] Ovvero 4.200 Euro in 54 minuti [....].
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Ecco, ciò che mi colpisce di più in tutta la penosa vicenda sono le testimonianze - pubbliche - di solidarietà - ricevute dall'Ambrosini: "ma come sono poco signorili questi giornalisti, e questi magistrati poi... quando per caso notano un galantuomo che si fa gli affari propri, magari in compagnia di amici, invece di voltar la testa dal'altra parte e tirar dritto, si fermano a curiosare e chissà dopo che ignobili calunnie saranno capaci di imbastire...." Non dubito che i solidarizzanti, richiesti di precisare i motivi delle loro esternazioni, asserirebbero di:
  1. conoscere l'Ambrosini - da sempre - come un specchiato galantuomo, e
  2. il doversi attendere comunque la conclusione dei tre gradi di giudizio per poter - eventualmente - esprimere una moderata riprovazione, e
  3. peraltro esprimerla, questa riprovazione solo ove la magistratura giudicante si sia dimostrata scevra da pregiudizi ed accanimento contro l'imputato (cosa difficile in Italia, dove - imperando una concezione dei rapporti sociali ancora pienamente  feudale - la mera apertura di un fascicolo diviene ex ipso manifestazione di accanimento,  vedi le vicende dei poveri Previti, Berlusconi, Dell'Utri, ecc...) 

2 commenti:

Anonimo ha detto...

Io credo che su queste cose non occorra aspettare i tre gradi processuali per esprimere un giudizio etico. Pare che Ambrosini cerchi di accreditare la tesi del complotto. Banale. Se davvero fosse così, dovrebbe mostrarci i suoi statini paga, che sarebbero una prova pressocché inconfutabile della sua innocenza, prima ancora che parta il processo. Per il resto, per chi gli esprime solidarietà 'a prescindere', puoi leggere la mia valutazione nel post precedente. Ciao.

squiliber ha detto...

caro Raff,

direi che la tesi del complotto sia più surreale (amaramente surreale) che banale! e l'articolo del Mattino che citi descrive magistralmente il meccanismo che sta alla base del perverso "sistema Ambrosini"

Seguiremo, penso, tutti con interesse gli sviluppi della vicenda! A presto.

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