lunedì 11 luglio 2011

Nel mondo riserve di cibo ai minimi. Energia: la crisi di petrolio e carbone.

"Mille settecentocinquant’anni prima di Cristo gli Egizi accumulavano in appositi depositi riserve di grano e altri cereali. Nel 498 avanti Cristo, la dinastia imperiale cinese degli Zhou orientali costruì degli immensi granai pubblici, acquistando al prezzo «normale» quando i raccolti erano abbondanti, e i prezzi erano bassi, e rivendendo allo stesso prezzo «base» in caso di carestia e prezzi elevati. Anche i Romani misero in piedi un sistema simile per calmierare il prezzo degli alimenti. Quello che fecero egizi, cinesi e romani - invece - non lo facciamo noi oggi. Anche se la sfida di alimentare quasi 7 miliardi di esseri umani è sempre più titanica, anche se una o due stagioni consecutive di raccolti negativi - come avvenne nel 2007-2008 - uccidono decine di milioni di persone e gettano nel baratro della fame e della povertà altre centinaia di milioni, non esiste un sistema coordinato a livello mondiale per gestire le riserve di cibo in modo efficace per arginare le [....]"
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