I leghisti, (tra questi, iscriviamo d'ufficio Francesca Martini, 47 anni, sottosegretario alla Salute nel novero dei Cervelli Donati alla Patria) non a caso, sono molto affezionati al pittbull, meta-cane, o - a scelta - cane fallico, per eccellenza:
"[....] E adesso la vittoria sta per diventare definitiva, perché al governo è arrivata una dei loro: Francesca Martini, 47 anni, leghista. È lei il nuovo sottosegretario alla Salute che ha la delega a riscrivere le regole di questa guerra silenziosa. Sarà perché è bionda, sarà perché è tosta, sarà perché si è subito schierata con i cani, sarà perché si muove - parole sue - "come un caterpillar" - fatto sta che l'hanno già soprannominata "il nostro pitbull col rossetto".
Quando le riferisco il paragone con Sarah Palin, la grintosa vice di John McCain, lei fa una sola precisazione: "Io non uso il rossetto". Ma si capisce che la metafora non le dispiace affatto. Perché lei non ha nulla contro i pitbull. Anzi. Da quando ha varcato il portone del ministero, di fronte all'isola Tiberina, è diventata il loro avvocato nel Palazzo. È a loro che ha riservato il suo primo annuncio, l'abolizione della lista dei cani pericolosi. "Confermo: l'elenco sparirà. Perché le razze pericolose non esistono. Esistono razze storicamente più reattive, ma questo non vuol dire che siano più pericolose" [....]"
Qui alcuni link a post (latamente) pertinenti:
http://squiliber.blogspot.com/2008/05/mimsi.html
http://squiliber.blogspot.com/2008/05/istruzioni-per-luso.html
http://squiliber.blogspot.com/2008/07/razza-briatora.html
http://squiliber.blogspot.com/2008/08/cupio-dissolvi.html
http://squiliber.blogspot.com/2008/05/marchio-e-carattere_02.html
http://squiliber.blogspot.com/2008/02/gli-articoli-che-ormai-quotidianamente.html
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5 commenti:
Sarò truculento. Se è vero che i pitbull piacciono ai leghisti, che se li sbranino tutti! Ad ogni buon conto, i gatti sono gli animali che m'intrigano.
Siamo in due allora. Sempre avuto gatti, anzi gatte.
C'è una strana teoria che gira su chi convive con i gatti e chi, invece, alleva cani. Che sia vera?
mo' me l'hai da di', questa teoria! sono troppo curioso.... come parte in causa: allevatore, ostetrico (la cosa più divertente, quando nell'imminenza del primo parto ti seguono come ombre finché non ti siedi accanto alla cuccia, condividendo l'attesa) miciatra avventizio, parrucchiere e consolatore di generazioni di gatte. (l'unico maschio si fece stendere da un'auto la prima volta che andò in amore, e da allora solo femmine.
Che dire, è troppo banale. Ho sentito, non ricordo dove e da chi (Giorgio Celli?), che amare i gatti, rispettandone l'autonomia, rispecchi 'tendenze' democratiche. Di contro, i cani piacerebbero a chi predilige la sudditanza. Una generalizzazione alla quale mi piace credere, però.
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